Siamo
nell’era del consumismo, ma siamo anche nell’era del riciclo e
del riuso consapevole. Sono innumerevoli infatti i mercatini
“svuotacantina” che settimanalmente si svolgono nei quartieri
delle città, ma ricordo anche con un pizzico di nostalgia il
passaggio degli abiti tra fratelli ed amici (questo mi sa che era più
in voga qualche anno fa di adesso).
Qui
però si parla di giardinaggio. Anche in questo campo riuso e
riciclo stanno diventando molto diffusi e direi anche di moda! Sono
tanti gli esempi in rete di come costruire casette e mangiatoie per
uccellini con materiale di recupero. Facendo un giro su Pinterest poi
si può scegliere anche lo stile e farsi ispirare. Oppure decorazioni
da mettere sugli alberi o nei vasi..ma anche gli vasi stessi fatti
con le latte dei baratoli oppure con la carta.
Anche
i designer stanno cominciando a guardare con un occhio più attento
alla tematica green che ormai sta travalicando i confini della
portafinestra..e sta entrando in casa. Diffusissima è infatti la
filosofia “urban jungle” dove appunto la casa diventa una jungla
straripante di piante e di arredamento a tema.
In tema di riuso giardinicolo a me
piace ricordare un libretto delizioso molto dolce e semplice pieno di
consigli casalinghi. Si legge in 20 minuti ed il titolo è “Il
giardino delle vecchie signore” di Maureen Boland e Bridget Boland.
Due sorelle inglesi che indicano molti “trucchetti” imparati con l'esperienza e consigli per l'utilizzo
degli scarti alimentari adattissimi per le piante. Ormai è noto che
pose di caffè e gusci d’uova sminuzzati siano ottimi apporti di
calcio per le nostre piante (tra l’altro i gusci delle uova aiutano
anche ad impedire alle lumache di avvinarsi alle piante). Così come
le bucce di banana arricchiscono di potassio il terreno. Inoltre da
vere inglesi consigliano gli avanzi del té per dare un pò di sostanza al terreno delle rose.
Un libretto da
gustare sicuramente con una bella tazza fumante in mano e qualche
biscottino al burro, magari in un uggioso pomeriggio invernale.
Per chi è invece abituato al compostaggio più
tradizionale, sicuramente almeno una volta avrà letto uno dei tanti librettini stampati dalle Amministrazioni Comunali per meglio indicare quali scarti è
meglio buttare nella compostiera. Mi vengono in mente però anche i vecchi
metodi contadini, praticati soprattutto nelle campagne al sud, dove
gli scarti vengono buttati direttamente nel terreno. Tanto poi il
caldo tempo poche ore ed asciuga e secca tutto e le sostanze vengono
assorbite in poche ore.
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