martedì 12 marzo 2019

Passioni...meglio tardi che mai!

Mi sono sempre stupita nel sapere di adulti affermati (o anche semplicemente soddisfatti) che confessano di aver da sempre sentito l’istinto a fare qualcosa, a perfezionarsi ed ad appassionarsi in qualche attività o interesse specifico. Quando questo “fuoco” arde in bambini che con naturalezza affermano di sapere cosa vogliono fare da grandi, e ci stanno già “lavorando” con impegno e costanza, trovo che ci sia un qualcosa di mistico. E capisco che effettivamente ci sono persone che nascono diverse dalle altre perché hanno sicuramente una marcia in più (e da qui la mia mente vola alle filosofie e religioni orientali sulla reincarnazione e sulla memoria della vita precedente. E’ l’unica spiegazione razionale che mi posso dare!).
Io sono sempre stata interessata a tutto ed a niente. Un’incostante curiosità in molti ambiti, che mi ha spinto a provare tante cose, per poi mollarle a favore di altre, della novità del momento o meglio di quello che mi balenava per la testa, ma nello stesso tempo a non provarne altre, trovando a me stessa mille scuse e giustificazioni, ma anche semplicemente rimandando la decisione al giorno dopo. Senza nessun talento evidente e senza nessuna bruciante passione che mi spingesse a perseverare ed ad impegnarmi in qualcosa, a superare quel muro fatto di pigrizia e di incostanza. E così di anno in anno, di decennio in decennio, sono arrivata all’età adulta. Mantenendomi – dignitosamente- a galla.
Poi i casi della vita, le coincidenze o semplicemente fatti che non si sono avverati mi hanno condotto a provare ancora altre due esperienze nuove: la danza classica ed il giardinaggio.
Grazie alla prima ho capito finalmente (ovviamente anni luce in ritardo) cosa significa avere una passione in qualcosa, volersi dedicare a quella cosa, capire che rinunciarvi procura malessere. Quindi incredibilmente diventa normale superare la stanchezza, la lontananza, la fatica o rinunciare ad fare qualunque altra attività, perché il benessere che si prova è superiore. Non è possibile rinunciare, non è permesso e non c’è giustificazione che ferma o rimanda. Ma il tutto è condito, nel mio caso, anche di un sano rammarico e feroce rimpianto, chiamato “tempo”.
Tempo” che ho imparato a capire e comprendere, ma soprattutto ad apprezzare, nella mia passione per il giardinaggio. Qui il tempo diventa amico, diventa complice grazie alle sue sorprese, regalando la gioia della rinascita, dell’alternanza delle stagioni e del ciclo della natura che insegna a vivere con maggior naturalezza e normalità le fasi della vita. Forse anche aiutando ad accettarle. Regola base del giardinaggio è avere pazienza. Pazienza di saper aspettare. Di dare il giusto tempo, perché la natura ha i suoi tempi. E bisogna rispettarli. Non c’è alternativa. Non ci può essere forzatura genuina.
Rimango sempre funambolicamente in bilico tra i miei soliti altalenanti interessi, hobby e forse strampalate idee. Ma la fune sulla quale cammino adesso ha agli estremi le mie due passioni che la tengono dritta e segnano il cammino che sto percorrendo.
A volte quando ho rimpianti per non aver cominciato prima e per non essere riuscita a riconoscere nel momento giusto queste passioni, vedendo ora più ravvicinato l’orizzonte temporale della mia vita, sorrido e penso che almeno sono riuscita ad incrociare ed a capire cosa significa avere una passione, a sentire finalmente anche io quel fuoco che prima mi era incomprensibile, ma che vedevo così chiaro -e forse con un pizzico di invidia- in altre persone.
Premetto che non è così semplice o facile accettare di essere arrivata tardi, anzi mi crea molto fastidio, soprattutto perché caratterialmente sono una persona precisa e puntuale, ma se ho accettato che “indietro non si torna” e che “non si muore per amore” adesso voglio anche pensare che nella prossima vita farò la ballerina ed il pomeriggio mi dedicherò al giardino.
Adesso devo solo capire come fare a mantenere la memoria, nel prossimo giro, per essere pronta in giovane età a sapere fin da subito quel che voglio fare da grande.